Da Unity (New Hampshire) l'intervento di Hillary Clinton. L'appoggio ad Obama è totale.
sabato 28 giugno 2008
venerdì 27 giugno 2008
Obama e Veltroni
A che punto è l'Iraq?
Infine, non bisogna dimenticarsi dell’Iran, che un rapporto del Dipartimento della Difesa americano accusa di finanziare, armare e addestrare milizie sciite anti-governative. Per quanto alcune di queste relazioni siano reali e datino ai tempi del regime sunnita di Saddam Hussein, quando i combattenti sciiti trovarono riparo in Iran, è anche vero che dovrebbe essere nell’interesse di Teheran vedere l’Iraq stabilizzarsi. “Visto il rapporto difficile con gli Stati Uniti, gli Iraniani desiderano che le truppe statunitensi rimangano invischiate in una situazione difficile in Iraq, oppure, al contrario, che vengano cacciate dalla regione del tutto,” mi dice Dahiya.Mentre il paese attraversa questa difficile transizione politica, bisognerà osservare, nelle prossime settimane, l’effetto di un cambiamento a livello militare. Infatti, entro metà luglio, il numero delle truppe a stelle e strisce verrà riportato a livelli appena superiori a quelli dell’inizio del 2007. La decisione di ritirare i propri soldati dall’Iraq potrebbe diventare ancor più marcata a partire da novembre, nel caso che il candidato democratico Barack Obama vinca le elezioni per la presidenza. Tale riduzione delle truppe pone una serie di domande sul futuro del paese. Vali Nasr di CFR sostiene che il miglioramento delle condizioni di sicurezza non dovrebbe far pensare che gli Americani possano ritirarsi più facilmente. “Molti dei sucessi degli ultimi tempi dipendono dalla presenza dell’esercito statunitense”, ha detto Nasr. Ad esempio, nonostante l’esercito iracheno stia assumendo un ruolo progressivamente più importante, solo una piccola percentuale delle truppe locali paiono essere pronte per sostiture i soldati statunitensi. Uno studio del Government Accountability Office pubblicato martedì ha rilevato che solo il 10% dei soldati iracheni fin qui addestrati sarebbe in grado di proseguire il proprio lavoro senza il sostegno degli Americani.Schiacciato tra l’Iran, gli Stati Uniti, forti rivalità interne fra Sciiti e Sunniti, e Al Quaeda che ultimamente è silenziosa ma pare stia semplicemente riorganizzandosi, con un esercito ancora debole ed un sistema politico molto fragile, l’Iraq rimane un paese ad alto rischio di implosione e guerra civile. “Al momento le tensioni sono sedate, ma nulla è stato risolto,” conclude Dahya. L’invasione americana del 2003, è ormai chiaro a tutti, ha scatenato un inferno. Meno chiaro è il modo in cui l’Iraq possa venirne fuori evitando ulteriori bagni di sangue.
domenica 22 giugno 2008
sabato 21 giugno 2008
5 "segreti" su Barack Obama
Da un popolare programma della CBS, "cinque cose che forse non sappiamo" su Barak Obama.
venerdì 20 giugno 2008
Gli americani e il prezzo della benzina
Sospendere i processi: Berlusconi e Clinton
mercoledì 18 giugno 2008
McCain e il prezzo della benzina
Attivisti democratici hanno prodotto questo video sull'inflazione nei prezzi della benzina e sulle posizioni di McCain a sostegno dell'industria petrolifera.
venerdì 13 giugno 2008
Accetto scommesse 3 a 1 sulla vittoria di Obama
La prima campagna elettorale del ventunesimo secolo
mercoledì 11 giugno 2008
A pranzo con Obama
Cinque persone hanno avuto l'opportunità di pranzare con Obama grazie ad un'estrazione effettuata tra tutti coloro che gli hanno donato somme via internet. Il pranzo si è tenuto a Muncie (Indiana).
martedì 10 giugno 2008
L'oratoria di John McCain
Un collage di video che dimostra come persino la TV conservatrice FoxNews si interroghi sulle reali capacità del candidato repubblicano di parlare in pubblico.
domenica 8 giugno 2008
Hillary Clinton: "Yes, we can"
Organizzando una grande festa al National Building Museum di Washington, Hillary chiude la propria avventura. Ringrazia i suoi sostenitori, promette massimo appoggio a Obama e chiude il proprio intervento gridando anch'essa "Yes, we can".
venerdì 6 giugno 2008
Obama: aspirina o antibiotico?
La nomination di Obama, una svolta monumentale nella storia Usa
Centro di Formazione Politica (CFP): Si è fatto un gran parlare, ultimamente, del problema di Barack Obama con gli elettori bianchi e a basso reddito. Lei pensa che questo sia vero a livello nazionale, o invece si tratta solamente di difficoltà che Obama incontra nel Sud?
Michael Katz (MK): La mia impressione è che sia un problema generale, ma ho il sospetto che il problema si acuisca in alcune aeree, come ad esempio nelle campagne e nel Sud del paese. In sostanza, quei luoghi che hanno una storia di schiavitù alle spalle, dove il razzismo permane, in particolare tra coloro che hanno livelli più bassi di educazione.
giovedì 5 giugno 2008
I repubblicani contro Obama
Il partito repubblicano ha realizzato questo video che raccoglie commenti e dichiarazioni critiche di esponenti democratici su Barack Obama sul tema della sua mancanza di esperienza. Nei prossimi mesi ne vedremo certamente molti altri.
mercoledì 4 giugno 2008
La nomination è conquistata
Dopo la matematica certezza della conquista della nomination democratica, Barack Obama parla ad un auditorium stracolmo a St. Paul, Minnesota.
martedì 3 giugno 2008
domenica 1 giugno 2008
L'ultimo tentativo di Hillary
Ora Hillary Clinton sostiene di aver avuto più voti di Obama...