martedì 30 settembre 2008

Un'imitazione straordinaria di Sarah Palin fatta dall'attrice comica Tina Fey

MCain "arruola" Bill Clinton



Nel tentativo di recuperare su Obama, McCain dà la colpa della crisi immobiliare ai democratici in Congresso.

Obama: "The Era of Greed and Irresponsability"

domenica 28 settembre 2008

New Mexico



Uno spot in spagnolo diretto agli elettori di uno degli stati incerti.

Obama e la middle class



Un video, confezionato in gran fretta dai democratici sulla presunta indifferenza di McCain verso le famiglie americane.

North Carolina

Armati in Iraq, armati in casa



Un altro spot della National Rifle Association

La lobby delle armi contro Obama



Uno di una serie di spot della National Rifle Association contro il candidato democratico.

Politica estera

Obama ironizza sulla vittoria di McCain



Uno spot veramente sorprendente, intitolato "cattive notizie", in cui la campagna di Obama mostra le immagini di una ipotetica vittoria di McCain il 4 novembre e poi invita tutti gli americani a registrarsi e ad andare a votare.

Obama commenta il primo dibattito

sabato 27 settembre 2008

McCain usa Obama ... contro Obama



Con incredibile tempismo, la campagna di McCain ha già mandato in onda uno spot che usa frasi Obama durante il dibattito di ieri sera. Peccato che sia poco convincente.

I risultati di un focus group alla fine del dibattito



Da Las Vegas, un gruppo di cittadini incerti commenta il confronto tra Obama e McCain.

Dibattito a Oxford/1-2

Dibattito a Oxford/3

Dibattito a Oxford/4

Dibattito a Oxford/5

Dibattito a Oxford/6

Dibattito a Oxford/7

Dibattito a Oxford/8

Dibattito a Oxford/9

Dibattito a Oxford/10

venerdì 26 settembre 2008

Un altro spot per il Senato



Il candidato democratico in Oregon spprofitta dell'ostilità dell'opinione pubblica verso il salvataggio di Wall Street.

Uno spot democratico in Missouri

Il più crudele spot della stagione



A sorpresa, un video di pessimo gusto sulle condizioni fisiche dei candidati viene da un gruppo progressista che mette in scena l'esperienza di McCain con un melanoma e insinua che l'età e lo stato di salute non gli permetterebbero di fare il presidente.

I politici viaggiano solo in branco



Un creativo spot del candidato democratico al senato in Oklahoma, che accusa il senatore uscente Inhofe di essere come i lemming, piccoli roditori della tundra che talvolta si suicidano tutti insieme.

Obama+Biden: minatori




Un efficace spot, prodotto dalla campagna di McCain, che attacca il ticket democratico.

giovedì 25 settembre 2008

Veterani per Obama





Dallo "swing state" della Virginia, Barack Obama riceve l'appoggio di un gruppo di veterani di guerra che discutono e approvano le sue politiche per le famiglie dei militari.

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Obama sull'accordo proposto da McCain e Bush per salvare Wall Street



Obama pone le sue condizioni per accettare il piano del Tesoro.

mercoledì 24 settembre 2008

Biden parla al National Jewish Committee

Il candidato democratico alla vicepresidenza tesse la sua tela wahingtoniana, parlando alla potente associazione ebraica.

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McCain insiste su Obama e Wall Street



Uno spot di McCain (velatamente razzista) sulla mancanza di proposte dei democratici per uscire dalla crisi.

McCain contrattacca sui legami di Obama con un lobbista

Obama sulla scuola



Uno spot contro McCain e le sue posizioni in materia di istruzione.

martedì 23 settembre 2008

McCain e le auto straniere



Uno spot di Obama in Michigan, dove ha sede gran parte dell'industria automobilistica americana, prende di mira McCain e le sue vetture prodotte all'estero.

Obama e "la macchina di Chicago"




In questo spot repubblicano, si attacca Obama per i suoi rapporti col discusso affarista Rezko e più in generale con la politica di Chicago, tradizionalmente nota per i suoi livelli di corruzione.

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lunedì 22 settembre 2008

Il piano di Obama contro la crisi



Un discorso articolato del candidato democratico per affrontare l'instabilità finanziaria.

Uno spot dal North Carolina



Alcuni dei più brillanti video di propaganda vengono dai candidati al senato. Questo è di Kay Hagan, la sfidante di Elisabeth Dole per il seggio in palio in North Carolina.

Obama attacca McCain sull'economia



Uno spot più energico del solito da parte dei democratici.

domenica 21 settembre 2008

Obama sull'economia dopo il crack



Un lungo spot dei democratici sulla crisi economica di questa settimana, George Bush e John McCain.

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David Plouffe sulla strategia di Obama



Usando un formato originale, il manager della campagna elettorale democratica offre una candida esposizione di cosa sta facendo Obama per vincere le elezioni.

L'importanza di iscriversi alle liste elettorali



Un brevissimo spot di Obama per convincere gli elettori pigri a registrarsi in tempo per votare il 4 novembre.

McCain cerca di associare Obama con il fallimento di Fannie Mae



I repubblicani mettono in evidenza i legami del candidato democratico con un manager del colosso dei mutui nazionalizzato per le perdite sostenute.

Tasse, tasse, tasse...



I repubblicani insistono sul loro cavallo di battaglia.

Il tema scottante dell'immigrazione



Uno spot di McCain in spagnolo, particolarmente opportunistico, accusa Obama di aver sabotato la riforma delle leggi sull'immigrazione.

Parità salariale fra uomini e donne



Questo spot di Obama, rivolto all'elettorato femminile, sottolinea l'opposizione di McCain ai provvedimenti legislativi per ottenere la parificazione dei salari a parità di qualifica.

Il sindacato a fianco di Obama



SEIU, il sindacato dei lavoratori della sanità che conta due milioni di iscritti, è sceso in campo a sostegno del candidato democratico.

McCain e il prezzo della benzina: trivellare



La soluzione di tutti i problemi sarebbe cercare il petrolio lungo le coste americane, sostiene il candidato repubblicano.

McCain sulla privatizzazione del sistema pensionistico



Nel corso di un meeting in luglio, McCain propone di affidare al mercato il sistema pensionistico, una dichiarazione che certamente oggi preferirebbe non aver fatto.

Bush e McCain



L'elezione di McCain sarebbe come un terzo mandato di George W. Bush, sostiene questo spot di un gruppo vicino ai democratici.

McCain: l'economia è solida



Un collage delle varie dichiarazioni del candidato repubblicano sull'economia, compresa quella di lunedì 15 settembre, quando il Dow Jones perse 450 punti.

sabato 20 settembre 2008

La salute delle donne con McCain



Terza parte della serie di minivideo che mettono in scena il "consultorio McCain".

Un altro spot su McCain e le donne



Seconda parte della serie "consultorio McCain".

Uno spot sul tema del controllo delle nascite



Dopo la selezione di Sarah Palin, le associazioni femministe americane sono scese in campo con vari spot per sottolineare il fatto che McCain è contrario all'aborto e al controllo delle nascite.

Planned Parenthood difende Obama



L'associazione femminista ha prodotto questo video per controbattere gli spot in cui McCain accusava Obama di essere favorevole all'educazione sessuale all'asilo.

venerdì 19 settembre 2008

Obama e Chavez?



McCain usa le immagini dell'infiammato comizio del leader venezuelano per attaccare Obama ma lo spot, diffuso il 19 settembre, appare singolarmente fuori tempo.

mercoledì 17 settembre 2008

McCain attacca sull'economia




Con impressionante tempismo, il candidato repubblicano attacca Obama sull'economia, evocando lo "stato minimo" e parlando lui stesso di "change".

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martedì 16 settembre 2008

Todd Palin, marito di Sarah, intervistato da Fox - Parte prima

McCain su NBC

lunedì 15 settembre 2008

"Obama, chi sei?"




Un esempio di "negative campaigning", così diffusa nella campagna elettorale in corso. Si tratta di un video prodotto da un simpatizzante di McCain che semina voci e dubbi sul passato e sulle qualità di Barack Obama.

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Obama su McCain e l'economia

domenica 14 settembre 2008

venerdì 12 settembre 2008

I democratici attaccano McCain sul tema dell'età



Uno spot di Obama che ironizza su McCain e la sua lunga vita politica a Washington.

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Sarah Palin contro i lupi



Un video del Defenders of Wildlife Action Fund, molto efficace.

La seconda - breve - parte dell'intervista di Palin su ABC (Iraq)

La prima parte dell'intervista di Sarah Palin sulla ABC (politica estera)

L'introduzione di ABC all'intervista con Palin

Elezioni americane: si decide nei locali di strip-tease

La dinamica della campagna elettorale negli Stati Uniti è cambiata con le due convention: i due partiti hanno trovato il modo di mobilitare la base e di accendere l’entusiasmo per i propri candidati. Questo ha rianimato le speranze dei repubblicani, che fino alla convention democratica erano sempre rimasti indietro, sia pure di poco, nei sondaggi. La nomina di Sarah Palin come candidato vicepresidente ha riportato i fondamentalisti evangelici e i fanatici delle armi a mobilitarsi per il partito e questo si è immediatamente percepito nei sondaggi, dove ora McCain è in testa.In realtà, in una elezione federale e di secondo grado come quella per il presidente americano, non ha molta importanza essere davanti o dietro nei sondaggi nazionali (a meno che il distacco non sia molto grande), il problema è come sta andando negli stati incerti, quelli che potrebbero essere conquistati sia dall’uno che dall’altro candidato, che sono una piccola minoranza.Dopo tutti gli sforzi, le spese e la mobilitazione dei due campi, la mappa dei risultati delle elezioni presidenziali 2008 risulterà estremamente somigliante a quella del 2000 e del 2004: tutta la costa del Pacifico (Washington, Oregon e California) che era andata senza incertezze con Kerry, andrà a Obama. Questi prevarrà anche lungo la costa atlantica dal confine col Canada fino al Delaware, cioè a New York, nel New England (Connecticut, Rhode Island, Massachusetts, Vermont e anche nel conservatore New Hampshire) oltre che, naturalmente in California.I democratici rimangono inoltre favoriti in Wisconsin, Illinois, New Jersey, Minnesota.Il terreno di scontro più aspro sono stati gli Stati industriali del centronord: Ohio, Michigan,Pennsylvania, stati agricoli come l’Iowa e, nell’Ovest, il Colorado e il New Mexico. Sono invece svanite (almeno, secondo gli ultimi sondaggi) le speranze di Obama di “sfondare” in stati tradizionalmente repubblicani come l’Indiana, i due Dakota, il Montana. Tutto il Sud e l’Ovest andranno ai repubblicani: l’unico punto di incertezza è la Virginia. Poiché la struttura del collegio elettorale favorisce i repubblicani, i democratici devono assolutamente vincere in Pennsylvania (21 voti elettorali) e possono perdere Ohio (20 voti) oppure Florida (27 voti) solo riconquistando Iowa e New Mexico che nel 2004 erano andati a Bush per circa diecimila voti in Iowa, e seimila in New Mexico.Questo porterebbe il totale dei voti elettorali di Obama, se conserva tutti gli stati in cui vinse John Kerry nel 2004, a 264. Per arrivare o superare la magica cifra di 270, Obama deve vincere il Colorado (9 voti elettorali) dove però, in questo momento, è in vantaggio McCain oppure nell’ultimo degli Stati incerti, e cioè il Nevada (5 voti elettorali). Poiché i democratici contano di pescare un singolo voto elettorale in Nebraska (dove vige un meccanismo di attribuzione dei delegati diverso da tutti gli altri stati, tranne il Maine) andrebbero a quota 265, più 5 del Nevada = 270.Ciò significa che, con ogni probabilità, le sorti degli Stati Uniti (e del mondo) nei prossimi quattro anni saranno decise dal modo in cui votano i baristi, le cameriere ai piani, le donne delle pulizie e le spogliarelliste che lavorano sullo Strip, la luccicante arteria centrale di Las Vegas.Nel 2004 Bush vinse di stretta misura (2,5% più di Kerry) quest’anno i sondaggi danno Obama e McCain testa a testa. Inoltre il Nevada è uno stato piuttosto sindacalizzato (si può fare la spogliarellista ed essere iscritte al sindacato) e ha una forte popolazione ispanica (20%), un discreto numero di afroamericani (7%), una bassa percentuale di popolazione sopra i 65 anni, solo il 10%, che tende a favorire McCain. Per di più, la recessione ha colpito anche l’industria del gioco: in luglio il fatturato è calato del 13% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso e parecchi casinò stanno riducendo il personale. Insomma, Obama può farcela ma deve andare a gettare i dadi che decideranno della sua sorte al Caesar’s Palace.
Fabrizio Tonello

Palin e la politica del privato

Saint Paul, MN – Per tanti americani l’elezione di un Presidente è una questione simile alla relazione con il vicino di casa, o quella con il proprio agente di viaggio. Secondo Judy Hodge da Dallas, Texas, ad esempio, andare a votare a novembre sarà un po’ come pagare per farsi organizzare una vacanza. "Quando vai da un agente di viaggio e gli chiedi che ti organizzi una crociera, ti aspetti che ti metta su un aereo che ti porti puntuale al punto di imbarco. E poi vuoi una bella nave su cui avrai un'ampia scelta di attività, dalla palestra, alla piscina ai massaggi, e su cui lo staff si prenda cura di te." In sostanza, la Presidenza degli Stati Uniti è un affare personale tra il Comandante in Capo e il cittadino americano, che, di conseguenza, ha diritto a un accesso illimitato ai retroscena privati della vita di un candidato.Judy Hodge, una signora cinquantottenne, è andata alla convention repubblicana nel ruolo di accompagnatrice della suocera ottantunenne, Pauline Hodge. Judy si dichiara indecisa, anche se confessa di aver votato per Bush sia nel 2000 che nel 2004, mentre Pauline ha finito per accettare la nomination di McCain, ma è stata a lungo una sostenitrice di Rudy Giuliani. "Mia suocera è pazza per Rudy," mi ha raccontato Judy. "Nel 2004, alla convention di New York, Rudy era stato carinissimo. Aveva incontrato mia sucera nel corridoio del palasport, l'aveva salutata e le aveva baciato la mano. Quest’anno l'abbiamo rivisto e lui l'ha riconosciuta."L'importanza attribuita all'episodio dice tanto della filosofia politica di Judy Hodge. Tutto è visto attraverso la lente dell'esperienza personale, del rapporto diretto: "Io guardo alla persona, voglio farmi un'idea di chi sono questi candidati. Non sono interessata ai grandi programmi politici. Quella è tutta retorica da campagna elettorale".Le piacciono i Bush, George e Laura, perchè li conosce personalmente. Laura ha frequentato la sua stessa università anche se era un paio di anni più vecchia e al tempo in cui era solo una bibliotecaria, "l'avresti dovuta vedere: una donna perfetta, piena di grazia e gentilezza", ricorda Judy. Secondo lei, George e Laura "hanno davvero fatto del loro meglio e amano questo paese che più non si potrebbe." Ma le piacevano anche i Kennedy, in particolare Jaquie, “con quella classe e eleganza”. Hodge confessa naturalmente una passione per Cindy McCain, "una delle migliori donne mai incontrate, con la storia dell'adozione della bambina dal Bangladesh." E apprezza gli Obama come famiglia. "È un peccato che la campagna di Obama abbia ricostruito l'immagine di Michelle così che apparisse più composta. A me piaceva anche prima. E cosa c'è di male nell'essere spontanei?" pensa Judy. Di Barack le piace come si comporta con le sue bambine e con la moglie: "A vederlo in quel tipo di contesto sembra proprio una persona dolce e compassionevole."Judy Hodge è una donna che ha lavorato tutta la vita, in posizioni di responsabilità in compagnie di assicurazioni e di servizi finanziari. Ha una grande ammirazione per le donne forti, inclusa Hillary Clinton. Nonostante le convinzioni quasi femministe sul diritto della donna all’aborto -- "Il corpo di una donna è di sua proprietà e lei dovrebbe essere libera di prendere le decisioni che più ritiene opportune. A me non piace la destra religiosa, " mi ha detto Judy – Hodge è entusiasta della scelta di Sarah Palin come candidata repubblicana alla Vice-Presidenza; le piace la famiglia Palin e l’idea di una donna che lavora e ha cinque figli – con un nipote già in arrivo.Di famiglia democratica ma sposata ad un ultra-conservatore, Judy Hodge mostra una filosofia politica che è un vero misto di idee liberal e conservatrici e giura che non prenderà una decisione fino al momento in cui si recherà ai seggi il 4 novembre. E questo fa di lei una merce preziosa per le campagne di Obama e McCain, che nei prossimi due mesi inseguiranno senza sosta il voto degli indecisi.Dei quattro membri dei due ticket presidenziali, con la sola eccezione di Joe Biden, Obama, McCain e Palin hanno biografie non-convenzionali che possono accattivare l’immaginazione di elettori quali Judy Hodge, travalicando i confini delle proposte politiche e quindi dei partiti. Non a caso, sia McCain che Obama hanno costruito le proprie campagne elettorali sulle proprie storie personali, dal veterano del Vietnam e prigioniero di guerra al figlio di sangue misto di una giovane donna sola e lavoratrice.Sarah Palin ha un vantaggio però: la sua storia, pur essendo atipica per un politico di livello nazionale, è incredibilmente comune in America, perlomeno fino al punto in cui Palin è stata eletta Governatore dell’Alaska. In fondo, Sarah, come la chiamano tutti i sostenitori, non è altro che una casalinga dai molti figli che ha cominciato una carriera politica diventando attiva nella associazione genitori-insegnanti nella minuscola Wasilla.Mentre c’è solo un numero relativamente limitato di prigionieri di guerra e forse ancor meno sono i figli di una hippy del Kansas e di un Kenyota trasmigrati alle Hawaii, sono milioni quelli che si riconoscono nella biografia di Palin e vedono in lei l’emblema della realizzazione dei propri sogni. "Per me è davvero un'ispirazione vedere come Sarah è riuscita a avere successo in così breve tempo, soprattutto considerato il fatto che viene da origini molto umili. È un esempio di come in America chiunque ce la può fare", mi ha detto a Minneapolis Sheryl Holland, un delegata e casalinga, vedova di un marito morto da soldato in Iraq.Gli americani si riconoscono in Palin, la sua presenza nella campagna elettorale sta monopolizzando il discorso politico della nazione, e la gente si sottopone pazientemente a code eterne per vederla parlare a un raduno. E lei usa senza remore ogni dettaglio della propria vita privata per entusiasmare le folle, dal figlio che è partito giovedì per l’Iraq, alla figlia diciasettenne in cinta, al marito pescatore, alla sorella che ha aperto di recente una pompa di benzina.Sta a questo punto ai democratici ritrovare il senso della propria proposta politica, riportare l’attenzione degli elettori sulla crisi economica, il prezzo del petrolio, il crollo del mercato immobiliare, la sanità, la guerra in Iraq; sperando che gli americani rispondano.
Valentina Pasquali

giovedì 11 settembre 2008

Obama ospite di Letterman parla di maiali con il rossetto



Ecco l'intervista a Barack Obama condotta da David Letterman mercoledi' sera, sul popolare programma di tarda serata The Late Show.
Obama ha approfittato dell'occasione per spiegare il significato delle proprie parole quando ha parlato, un paio di giorni fa', di mettere il rossetto su un maiale: non importa quanto cerchino di rimestarle, le proposte politiche di McCain/Palin non sono affatto diverse da quelle disastrose di George W. Bush.
Il candidato democratico alla Casa Bianca ha anche fatto un po' di auto-ironia, scherzando sul fatto che Sarah Palin gli ha portato via l'attenzione del grande pubblico: "Un tempo ero sulle prime pagine di Time e Newsweek, oggi ho ricevuto un offerta dal magazine Popular Mechanics..."

Povera Palin attaccata da quei lupi dei democratici



Il piu' recente spot pubblicitario messo in onda dai repubblicani dichiara: "Obama affonda nei sondaggi e allora cerca di distruggerla".

I legami di McCain con i lobbisti

mercoledì 10 settembre 2008

Obama attacca McCain e Palin



Un modesto spot dei democratici per contestare l'etichetta di indipendenza che si sono attribuiti i candidati repubblicani, autodefinendosi "maverick".

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Obama in Ohio parla di scuola




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Obama sul "cambiamento" proposto da McCain



In risposta alla propaganda repubblicana sul fatto che McCain sarebbe il vero cambiamento, Obama ha fatto questo intervento davanti ai lavoratori dell'auto di Flint, in Michigan.


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Disco Obama




Un divertente video realizzato da simpatizzanti democratici che punta sul contrasto giovane-vecchio tra i due candidati.

martedì 9 settembre 2008

Obama contro O'Reilly - Parte quarta (e ultima)

Obama contro O'Reilly - Parte terza

Obama contro O'Reilly - Parte seconda

Obama contro O'Reilly - Parte prima



Obama si fa intervistare dal presentatore ultra-conservatore di Fox News Bill O'Reilly. Questa la prima parte dell'intervista andata in onda la settimana scorsa. Lunedi', Martedi' e Mercoledi' andranno in onda gli altri tre spezzoni

lunedì 8 settembre 2008

Una parodia dello spot su Sarah Palin



In risposta alla propaganda repubblicana attorno alla governatrice dell'Alaska, è comparso su YouTube questo video che candida alla presidenza l'attore inglese Michael Palin.

Uno spot di McCain in Florida




Mentre la campagna di Obama sembra a corto di idee per quanto riguarda la propaganda elettorale, i repubblicani hanno iniziato a trasmettere questo spot in lorida, uno stato dove a novembre devono assolutamente vincere.

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McCain bipartisan




In questa intervista rilasciata alla CBS, John McCain "rispolvera" il suo lato indipendente e bipartisan e ipotizza la chiamata di esponenti democratici nella sua futura squadra di governo.

La sanità privata negli Stati Uniti



Questo intervento di un'infermiera in pensione alla Convention democratica spiega cosa succede a chi si ammala in America e potrebbe diventare uno spot dei democratici nella fase finale della campagna elettorale.

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domenica 7 settembre 2008

Di cosa hanno parlato a Denver e a St. Paul?



Il New York Times offre questa splendida rappresentazione grafica delle parole più usate durante le convention dei repubblicani e dei democratici che si sono tenute durante le ultime due settimane. Come si vede, eliminando dalla classifica i nomi dei due candidati, ciò che rimane è il fatto che i repubblicani sono il partito di Dio, degli Affari e delle Tasse (da eliminare) mentre i democratici sono il partito del Cambiamento, dell'Energia (pulita) e dei Posti di lavoro.

Un nuovo spot dei democratici in Michigan



McCain come pappagallo di Bush sui temi dell'economia.

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sabato 6 settembre 2008

Uno spot mette a confronto la Palin e Obama



I repubblicani cercano di sfruttare la popolarità della loro candidata alla vicepresidenza. L'osservatorio sulla propaganda politica "FactCheck" definisce però lo spot "ingannevole".

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giovedì 4 settembre 2008

Il discorso di Sarah Palin alla Convention repubblicana

Sarah Palin su Obama

Ecco un estratto dal discorso di mercoledi' sera della candidata repubblicana alla Vice-Presidenza, nel punto in cui attacca Barack Obama:

This is a man who can give an entire speech about the wars America is fighting, and never use the word "victory" except when he's talking about his own campaign. But when the cloud of rhetoric has passed ... when the roar of the crowd fades away ... when the stadium lights go out, and those Styrofoam Greek columns are hauled back to some studio lot - what exactly is our opponent's plan? What does he actually seek to accomplish, after he's done turning back the waters and healing the planet? The answer is to make government bigger ... take more of your money ... give you more orders from Washington ... and to reduce the strength of America in a dangerous world. America needs more energy ... our opponent is against producing it.

Victory in Iraq is finally in sight ... he wants to forfeit.

Terrorist states are seeking new-clear weapons without delay ... he wants to meet them without preconditions.

Al Qaeda terrorists still plot to inflict catastrophic harm on America ... he's worried that someone won't read them their rights?

Government is too big ... he wants to grow it. Congress spends too much ... he promises more. Taxes are too high ... he wants to raise them.

mercoledì 3 settembre 2008

Arrivano i fiancheggiatori di McCain



Un video di un gruppo vicino ai repubblicani.

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McCain attacca Obama sul fattore "esperienza"




In questo spot di recente realizzazione, John McCain insiste sull'inesperienza di Obama sui temi di politica estera.

martedì 2 settembre 2008

Obama: "Segni di Speranza"





Il primo spot di Obama realizzato dopo la convention democratica. All'insegna del patriottismo e dei valori.



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lunedì 1 settembre 2008

Obama chiede donazioni per la Croce Rossa via email e via sms

Negli ultimi minuti sono arrivati un sms e un'email dalla campagna di Barack Obama che domandano ai sostenitori del candidato democratico di donare alla Croce Rossa in favore delle vittime di Gustav. Questo il testo della email:

Friend,

Today, the thoughts and prayers of all Americans are with those in the path of Hurricane Gustav -- and many of you are asking what you can do to help. We do not yet know what the impact of Hurricane Gustav will be, and we hope with all our hearts that the damage will not be as great as it was three years ago. But we know there will be damage, and there is something you can do right now. Your financial support will strengthen organizations like the American Red Cross that are evacuating Gulf Coast residents and planning to help communities get back on their feet. Make a donation to support the American Red Cross today. At times like this, it is our compassion and resilience that define who we are as a nation. Please give whatever you can afford, even $10, to make sure the American Red Cross has the resources to help those in the path of this storm:
https://donate.barackobama.com/redcross

Thank you for your generosity, and I hope you will join Michelle and me in praying for the safety of those in the path of the storm and the first responders who are doing all they can to ensure the safety of their communities.

Barack

New Orleans investita dall'uragano

VIDEO: Water laps over Industrial Canal







Inseriamo questo video girato pochi minuti fa a New Orleans perché, rivoluzionando i piani della convention repubblicana, anche Gustav è diventato un problema politico. Per il momento (19,30 di lunedì, ora italiana) la situazione è meno grave di quanto temuto.

McCain balbetta in TV



McCain inizia ad apparire senile in questo discorso sul rinvio della convention a causa dell'uragano Gustav.


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Il messaggio di Obama per il Labor Day



Obama rinforza il suo messaggio diretto ai lavoratori (e parla addirittura di rinforzare i sindacati).

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McCain proprio non capisce...



La campagna di Obama insiste sul tema.